Ti sei mai chiesto quanto sale mangi ogni giorno?
Una delle raccomandazioni fornite dall’OMS in occasione della Settimana Mondiale per la riduzione del consumo di sale, rappresenta l’invito a non assumere più di 5 grammi di sale al giorno, vale a dire circa 2 grammi di sodio. Per persone con problemi cardiovascolari e renali, e per gli anziani, il consumo di sale deve essere ridotto ulteriormente. I bambini dovrebbero assumere meno di 2 grammi di sale al giorno
Il cloruro di sodio –il sale che si usa in cucina– si nasconde in moltissimi alimenti trasformati che, senza rendercene conto, possono mettere a rischio la nostra salute.
Le principali fonti di sodio sono sicuramente il pane, e con esso tutti i vari prodotti da forno, formaggi, salumi, condimenti e alimenti conservati sotto sale.
I danni del troppo sale
Un consumo eccessivo di sale può determinare un aumento della pressione arteriosa, con conseguente aumento del rischio di insorgenza di malattie cardio-cerebrovascolari e non solo. Per esempio ictus cerebrale, infarto del miocardio, scompenso cardiaco e insufficienza renale. Altri effetti conseguenti all’abuso di sale sono rappresentati dal rischio di calcolosi renale e aumentato rischio di tumore allo stomaco.
Infine, dato che l’eccesso di assunzione di sale comporta una maggiore perdita urinaria di calcio, anche il metabolismo dell’osso ne soffrirà, con maggiore tendenza all’osteoporosi.
Quale sale scegliere?
Sale blu di Persia, sale rosa dell’Himalaya, sale grigio di Bretagna e sale della Camargue. Sono alcuni dei numerosi sali “gourmet” che ci stiamo abituando a vedere non solo nei ristoranti stellati, ma anche sugli scaffali dei supermercati.
In realtà, sono assolutamente paragonabili al classico sale da cucina per quanto riguarda il contenuto di sodio, e dunque sono medesimi anche i danni derivati da un consumo eccessivo. Lo stesso vale anche per il sale iodato che, però, ha il vantaggio di contenere una piccola aggiunta di iodio che può essere utile per la funzione tiroidea visto che in natura gli alimenti ricchi di questo micronutriente sono pochi.
Consigli pratici per diminuire il consumo di sale
- Quando fai la spesa, controlla le etichette e preferisci i prodotti con minor contenuto di sale per porzione o per 100 grammi
- Per riscoprire il piacere di una buona cucina, riduci il consumo di piatti industriali
- Insaporisci i cibi con erbe aromatiche fresche, spezie o usando limone e aceto, limitando l’uso di condimenti molto ricchi in sodio (dado da brodo, ketchup, salsa di soia, senape, ecc.)
- Aggiungi gradualmente meno sale, e sempre iodato, alle tue ricette, facendo sì che la famiglia si abitui pian piano a mangiare meno salato: scoprirete che pasta, riso, bistecche, pesce, pollo, verdure o patate (anche fritte) sono buonissimi se consumati con meno sale
- A tavola, niente saliera, metti solo olio e aceto perché qualcuno non ceda alla tentazione
- Non aggiungere sale alle pappe dei tuoi bambini, loro non ne hanno e non ne sentono la necessità
- Preferisci i formaggi freschi a quelli stagionati
- Nell’attività sportiva leggera reintegra con la semplice acqua i liquidi perduti attraverso la sudorazione
Fonti: Fondazione Umberto Veronesi, (Caterina Fazion), Raccomandazioni OMS 2022, SINU Italia.